Karlheinz, informazioni per conoscerlo

 

Il mondo musicale e dello spettacolo comprende una miriade di protagonisti, ma per poter seguire nel modo migliore i propri beniamini è utile poterli riconoscere a colpo d’occhio ed avere informazioni adeguate. Proviamo qui allora a conoscere Karlheinz.

Karlheinz, riconoscerlo dal logo

Karlheinz è riconoscibile in via immediata dal suo caratteristico logo. Una figura semplice e di facile memorizzazione, ma ricca di significato. Si tratta di un poligono, un esagono regolare, che racchiude un fiore viola a cinque petali. Un piccolo punto bianco si trova al centro del fiore. Una attenta lettura del logo permette di riconoscere svariate geometrie interne che, insieme al numero di lati, angoli e petali ed al colore del fiore, richiamano tematiche essenziali presenti in tutte le culture: l’uomo, la vita, l’universo, l’unità del tutto. Il colore viola è dominante anche nel sito web di Karlheinz, così come nei suoi profili su instagram e su you tube.

Chi è Karlheinz

Francesco Manu è un musicista romano, che ha scelto questo nome d’arte ispirandosi a Karlheinz Stockhausen, celebre compositore e musicista tedesco nato all’inizio del 1900. Stockhausen per tutta la vita ha continuato a cercare e sperimentare ritmi e sonorità innovative, ed è quanto ama fare anche Karlheinz, che ha per questo mutuato da lui il proprio soprannome. Ecco perché la musica di Karlheinz, pur situandosi nel filone techno, è più correttamente definibile come techno fusion. Riecheggiano in essa i ritmi del blues e del jazz, sonorità africane ed asiatiche, persino rimandi al settecento veneziano classico. Il soprannome vivaldiano “Rosso” dà il nome anche ad un remix di Karlheinz.

karlheinz

La sua musica

Karlheinz vede oltre una decina di tracce nella TOP10 di riferimento, ed annovera collaborazioni prestigiose con etichette ed artisti. Va ricordata la collaborazione con Natura Viva. Inoltre, con l’etichetta TrackPark, della divisione Proceed Records, esce il suo primo EP dal titolo EP. La collaborazione con Haldo DJ dà invece origine ad HAKA Project, un concept di sette tracce che recentemente ha visto l’uscita di un EP dal titolo Shams, per la label Cafe de Anatolia. Da ricordare anche le sue raccolte Deep Formentera, Cotê d’Azur (Buddha Bar), CLAPS Records, STPH – Stereophonic e Love Vibration Nation & R3UK (etichetta con nomination al Grammy Award), MODA – Ministry of Dance Arabic.

Una sorpresa per i fans

Terminata la pandemia e le conseguenti restrizioni, Karlheinz voleva portare qualcosa di veramente innovativo nei propri spettacoli. Il LICHT è nato da questo desiderio e da un lungo cammino di ricerca e studio

Lo strumento di Karlheinz

Il LICHT è un apparecchio altamente tecnologico, che sfrutta software specifici, sensori laser e chip. È in grado di recuperare informazioni dalla luce e di tradurle in suoni, che si possono poi modulare in musica con il solo avvicinamento ed allontanamento delle mani dallo strumento. Il che significa suonare senza contatto fisico con l’apparecchio: quasi una magia. Il LICHT, coerentemente, emette quella sfumatura violacea che abbiamo visto essere caratteristica di Karlheinz. Il quale ha fatto una scelta precisa: almeno in un primo periodo, sarà lui solo ad utilizzare il LICHT, senza commercializzarlo.

 

 

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